Allergia primaverile: quali sono le vere cause?
Nell’antica Cina il medico riusciva a mantenersi grazie al sostentamento delle famiglie che lo pagavano perché con i suoi preziosi consigli mantenesse tutti in salute (concetto di prevenzione dalla malattia). Nel momento in cui uno dei membri della famiglia si ammalava, gli sospendevano lo stipendio, almeno fino a quando non fosse riuscito a ripristinare l’equilibrio omeostatico perduto.
Il concetto di salute era dipendente dalla capacità del medico di riconoscere la costituzione dei suoi “datori di lavoro” e nel consigliare loro il corretto stile di vita secondo le esigenze delle varie tipologie di persone e le loro predisposizioni.
Secondo la medicina cinese, quando si scatenano delle allergie, sono principalmente due gli organi “non in equilibrio”, ovvero il Fegato e i Polmoni.
Ogni medico dell’antichità sapeva che la primavera costituisce la “messa in moto dell’energia”, l’inizio della vita dopo il letargo invernale e questa fase corrisponde al Fegato. Mentre per tutto quello che riguarda le nostre difese immunitarie si fa capo al Polmone, che gestisce l’energia difensiva soprattutto collegata alla pelle.
I medici cinesi ritenevano che le i mecanismi istintivi di difesa del corpo, manifestate all’interno e con reazione allergiche all’esterno, fossero dovuti all’energia epatica che, nella primavera, diventa quasi esplosiva, soprattutto nelle situazioni di pericolo, ansia e di stress.
Dal canto suo, il polmone è uno degli organi più sensibili allo stress psicologico e risponde allertando tutte le difese dell’organismo. Nell’agopuntura cinese, l’allergia di origine respiratorio-oculare, cioè quella che ci affligge puntualmente ogni stagione, esprime una “debolezza” che appartiene all’energia polmonare mentre vi è nel contempo un’eccessiva energia epatica che scombina l’equilibrio energetico disarmonizzandolo.
In primavera, secondo la legge dei 5 elementi, il fegato è, a livello fisiologico, al picco della sua espressione funzionale, mentre il polmone è un organo che appartiene all’autunno, e quindi vi si riscontra una leggera fragilità, dato che non è nel suo periodo favorevole.
Uno stato psicologico di malinconia, di tristezza, di inquietudine è legato, per i medici cinesi, alla difficoltà dell’apparato respiratorio. In questo periodo dell’anno non è in equilibrio e non permette un’efficace difesa dalle sostanze allergeniche che arrivano appunto in primavera, trasportate dal vento, che è l’elemento collegato al fegato.
Gli allergeni penetrerano senza barriere dentro l’organismo anche perché trovano un’energia epatica raddoppiata a causa della debolezza polmonare, nella fase primaverile che questo organo attraversa.
Il risultato di questa “incomprensione” tra fegato e polmone e manifestato da riniti con starnuti e naso ostruito, associati a prurito, congiuntivite oculare (in medicina Cinese gli occhi sono lo specchio del fegato sul viso) con lacrimazioni e rossori o dermatiti alla pelle (la pelle è appunto associata al polmone che la governa).
Cosa fare allora?
Continua a seguirci sul blog con la seconda parte dedicata ai metodi naturali di prevenzione e trattamento delle allergie.
Buona lettura!
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